Io, raccoglitrice di simboli,
mi scrivo addosso.

domenica 11 dicembre 2011

Sono una bugia.
Tutte le parole, inganno.
Se mi cerco nel dolore, mi trovo sempre. Tra i rovi, un naso rosso per bocciolo.
Mastico.
E' l'una di notte inoltrata. E' sabato.
Sto ancora aspettando, con la farina sulle guance e l'eyeliner resistente alle lacrime.
La zucca nella pancia da prima di mezzanotte. Nessun principe incontrato in corridoio. E nemmeno in bagno.
Mastico.
Resto una bugia.
Una voce mi ricorda il progetto bastardo. Un vecchio piano di sabotaggio.
Che sono matta da manuale, ormai lo so.
Penso alla mia rinuncia al corso di danza per lasciarmi meglio morire, senza avere intoppi e in segreto.

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