Io, raccoglitrice di simboli,
mi scrivo addosso.

domenica 22 gennaio 2012

Quanta voglia ho di inciampare sulle pupille di qualcuno,
e di pattinare poi sopra la tua voce.

In chiusura di questa era chiederò a babbo natale, per me, uno stimolatore di emozioni, e un diffusore di calore umano d'azionare a manovella, in modo da snellire il cuore e mantenermi un nucleo.

La mia ultima scusa per resistere fino a domani ha i ricci suddivisi a gruppi di pochi ma stretti.

mercoledì 4 gennaio 2012



Poi la matta sarei io? 
Dunque il Giappone è una nazione di malati da curare?
Ho trovato altri miei simili.... :)
Registro l'appunto. 

I LOVE JAPAN!!!


" ...il pasto, in Giappone, non è relegato alla funzione primaria di mangiare per nutrirsi, ma fa parte integrante dell'arte nella sua forma più pura.
Il cibo deve essere bello a guardarsi, non soltanto al momento in cui viene servito ma già prima di essere cotto: le fette devono essere regolari, le guarnizioni devono creare piacevoli effetti di colore, tutto deve sempre essere una carezza per l'occhio. Insomma, le presentazioni sono come dei quadri, ogni cibo ha il proprio posto su uno stesso vassoio o in piccoli recipienti (di vetro o ceramica per cuocere vivande al fuoco o a bagnomaria) separati. È un'arte, questa, che necessita di tempo quando non si ha il senso della poesia. "



da http://www.tuttocina.it/fdo/artcul.htm