Finita.
CORPO ANALFABETA
Questo, il mio Stomaco. Ampolla dal collo stretto. Contenitore di molteplici vite.
Io, raccoglitrice di simboli,
mi scrivo addosso.
venerdì 8 agosto 2014
sabato 19 aprile 2014
sabato 5 ottobre 2013
Avviso gli eventuali lettori (se ci sono) che,
causa pigrizia,
questo blog è in stato di abbandono.
Detto in parole povere, mi fa cagare, e vorrei sistemare molte cose, ma non ho avuto tempo nè voglia di sbattermi, da quando l'ho aperto.
E ciononostante, non ho intenzione di cancellarlo perchè
resta parte di me.
Nascerà un diario nuovo, presso indirizzi altri, che comunicherò, presto spero.
Grazie dell'attenzione.
domenica 15 settembre 2013
martedì 4 giugno 2013
martedì 14 maggio 2013
giovedì 21 febbraio 2013
venerdì 14 dicembre 2012
Non mi era mai accaduto niente di simile. Niente di così potente..... Non un anno splendido, come questo mio 2012.... Io che sono qui. Io che continuo ad amare, e a farlo veramente, pure senza musica, nonostante tutto. Io che col mio amore vinco su tutto.
E' incredibile.
Non posso non credere in Dio.
Specie dopo le innumerevoli "coincidenze"..........
E' incredibile.
Non posso non credere in Dio.
Specie dopo le innumerevoli "coincidenze"..........
martedì 4 dicembre 2012
giovedì 22 novembre 2012
...Assentarsi dalla postazione, per andare a ballare giusto un attimino, nei bagni sul retro... per poi tornare veloce in reception... ?
...e tanto siamo sempre e solo io e te... quindi lo puoi fare.. nessuno ci vede, e cosa vuoi che ti dica?
Non ho ancora incontrato altri colleghi, ballare davanti al lavandino.
...e tanto siamo sempre e solo io e te... quindi lo puoi fare.. nessuno ci vede, e cosa vuoi che ti dica?
Non ho ancora incontrato altri colleghi, ballare davanti al lavandino.
...Autorizzare la fuoriuscita di una pulsione creativa, svincolarla da condizioni mentali, permetterne dunque l'impeto spontaneo... un pò come fare l'amore.
L'intensità di un'estasi, tutta in un attimo, un boato, uno squarcio... e subito dopo sentirsi come sventrati, svuotati, lentissimi quasi fermi, e magri.
Motivo per cui non mi inizio mai.
sabato 17 novembre 2012
Di recente, ho avuto il piacere di
conoscere una donnetta, dalla frangetta corta, che s'è cresciuta sola, senza gli ingredienti.
Si creò dal nulla. Dal vuoto che lo stesso sangue
faceva. Mangiava illusioni di giorno e di notte, per reggersi in piedi. Con le sue mani creava mondi, nel mentre che sotto ai polpastrelli scivolavano pareti. S'alzava dal letto giusto a seguire quel perimetro, che dalla morte faceva con gli occhi. A tratti, la carta da parati lasciava spazi vuoti, o pezzi ingialliti.
Tanti soprammobili a punta per decoro.
Contemplava da seduta, l'incorruttibile verità del buio.
Intervenne da una pagina bianca, e sempre tacita.
Si formarono per primi gli occhi e il cuore. Poi, le lacrime arcobaleno, che non
smisero mai.
Nacque da una ricetta di nuvole e mare, scritta con un dito tinto nell'acqua.
Dal sapore neutro. Che sazia quanto il canto di un gabbiano. Croccante fuori e
morbida dentro. Dal profumo uguale ad una mattina di luce.
Restai con me.
Per la paura che mi fece, restai con me.
Scelsi la comodità del vizio e la sua tristezza allegata,
proprio quando dentro al sogno c'ero già.
Ne fui sommersa, dalla mia stessa
indomabile grandezza.
Vezzosa come una gran panna montata, non mangiata per tempo. Veloce a far
pluff.
Fui fatta di rabbia, e di dolore ne ho fatto Arte.
Decisi che era arrivato il momento per tutte le cose belle. Che d'ora in avanti: UNA
VITA, la mia, e tutta all'indietro.
La ruota di una bambina dentro una bambina: Il mio avvio al mondo.
La ruota di una bambina dentro una bambina: Il mio avvio al mondo.
Decisi che era ora, nonostante il rumore di uno scarto e uno sgranocchio.
C'è che non ha più scuse. Che non dovrebbe neppure impegnarsi, a scrivere di una sofferenza che non merita attenzione. C'è che sei semplice dell'abitudine.
E allora mi sforzo di ricordare...
Sforzati, e impegnati di perdere le piccole bellezze della vita, e scoprirai
l'atrocità di un pentimento.
Decisi che è ora.
Che esisto per il risveglio. Che esisto e lotto segreta, per difendere
l'infanzia e la follìa. Che scrivo per ricordarvi il motivo genuino della
vostra esistenza: giocare.
Giocate. Divertitevi.
Amate.
sabato 3 novembre 2012
giovedì 18 ottobre 2012
Giro e girotondo, giro e girotondo. Ora qui, ora là, mi serve uno spazio per cadere. Einaudi, mi bevo, amo ancora un pò e poi vado a sognare.
"Come trascorri il tuo tempo libero?"
E giro girotondo. Spingo i mobili e tutti gli oggetti intorno. La finestra non la chiudo più. E giro girotondo. Divento assuefatta di me stessa. Da quella cosa che il mio corpo autoproduce. E parlo a me, punto un piede, poi rido e rido ancora mentre giro, in pigiama, pervasa da una gioia celeste.
"Come trascorri il tuo tempo libero?"
E giro, giro sempre. Metto la gonnella di mamma e mi gonfio sul fondo. Mi piace. Mi sfoglio al contrario. Dal finale alla prefazione. Strizzo gli occhi nel buio. Una manata all'auto parcheggiata, poi l'allarme e io ballo sotto casa. Mi nascondo, e corro a riprendermi.
"Come trascorri il tuo tempo libero?"
Mi rimprovero e mi accolgo. Assaggio e mi detesto. Di tanto in tanto faccio il bucato e spolvero. M'abbraccio e sento troppo.
Senza dire niente, entro dentro gli occhi di tutti. Per mera contemplazione. Passeggio un poco e in punta di piedi torno da me. Vi giro intorno. Porgo l'altra guancia ed è subito calda.
"Come trascorri il tuo tempo libero?"
Conteggio. Peso. Sminuzzo. Digiuno. Euforizzo. Piango. Mi piego. Siedo. Mi stendo. Un bagno di luce o di ombra e poi di nuovo...
Giro e girotondo e...
domenica 14 ottobre 2012
giovedì 11 ottobre 2012
martedì 9 ottobre 2012
giovedì 4 ottobre 2012
Libero un pianto, mentre ascolto delfini e gabbiani cantare su youtube, e non so perchè.
Forse perchè ricordano al mio cuore un'appartenenza. Non lo so.
So solo che mi fa morire ogni volta, accorgermi di sentire la natura sempre più lontana.
A chi importa sapere che tutte le notti, prima di stendermi, sistemo per bene una sedia sul fianco destro del letto? La posiziono proprio in fronte alla mia faccia. Nei pressi del mio bacino. Obliqua sui seni. E prima di spegnere la luce, mi assicuro di averla messa dritta a me... in modo che il mio angelo possa restare comodo, pure stanotte.
Una buona notte ai luminosamente disperati. A quelli che camminano tra le vie del centro, stringendo sempre in tasca, una rosa di spilli, per mero esercizio.
Una buona notte ai luminosamente disperati. A quelli che camminano tra le vie del centro, stringendo sempre in tasca, una rosa di spilli, per mero esercizio.
lunedì 1 ottobre 2012
Ora so che ho trovato la mia casa.
Elevata di gioia piango,
di pari occhi a una luna liberata.
Non ho sede che nei cuori.
Una e più vertigini,
perchè io piccola e inesperta, davanti a indescrivibile e maestosa Bellezza.
Non guaritemi.
Se questa la chiamate Follìa,
ebbene io, voglio esserlo per sempre.
La mia casa, il tuo cuore.
Elevata di gioia piango,
di pari occhi a una luna liberata.
Non ho sede che nei cuori.
Una e più vertigini,
perchè io piccola e inesperta, davanti a indescrivibile e maestosa Bellezza.
Non guaritemi.
Se questa la chiamate Follìa,
ebbene io, voglio esserlo per sempre.
La mia casa, il tuo cuore.
venerdì 28 settembre 2012
Precisazione:
sia ben chiaro che alcuni incomprensibili post di cui sotto, sono stati scritti sotto effetto di forti ipnotici. Preferisco tenere tutto, senza fare troppe distinzioni, perchè ogni piccola cosa, e pure l'invisibile, ha la sua ragione d'esistere. Sarebbe troppo comodo prendere nota della beltà soltanto.
sia ben chiaro che alcuni incomprensibili post di cui sotto, sono stati scritti sotto effetto di forti ipnotici. Preferisco tenere tutto, senza fare troppe distinzioni, perchè ogni piccola cosa, e pure l'invisibile, ha la sua ragione d'esistere. Sarebbe troppo comodo prendere nota della beltà soltanto.
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