Io, raccoglitrice di simboli,
mi scrivo addosso.

domenica 27 maggio 2012

Caro diario,
non sono una disabile, ma trascorro il 90% del mio tempo "libero" distesa sul letto. Per questo motivo mi vergogno di me doppiamente.
Sul letto faccio di tutto. Mangio. Sbuffo. Sognicchio. Fantastico amori. Fisso il vuoto. La parete. Il soffitto. E solitamente sbatto con gli occhi sui vetri della finestra. Mi sforzo per trovare qualcosa che mi piacerebbe fare. Progetto in testa. Piango. Mi dispero. Medito sui modi di ammazzarmi.
Alla destra del mio letto c'è un comodino bianco. Risale a quando ero bambina davvero. Sopra c'è il pc, e sul pavimento c'è un cellulare che non squilla mai.
Col pc o la radio cerco voci, pure finte, per non impazzire.
Dentro al cassetto del comodino c'è lo stilnox. Una scatola semi piena. Sotto il cassetto c'è una specie di varco. Dentro quel varco tengo una bottiglia di brandy.
Ogni volta che sto tra me e me, mi spavento: "ecco, finisce ora.".
Mi basta aprire il cassetto. Mi basta appena un gesto.
E ogni giornata, e tutte le sere, temo sempre che sia l'ultima, e che di lì a poco avrei smesso di far vedere il vuoto alle mie pupille.
Piangersi addosso?
io mi voglio ammazzare.
io non ho piu ragioni per cui restare ad agoniare.
Si insomma.. senza troppi giri di parole.. non conosco condivisioni. Non conosco umani con cui chiaccheraredivertirmigiocarefarecosestupide. Mi basterebbe un gioco per sopravvivermi. Non mi appesantirei. Non direi a tizio: "ehy sto male, mi aiuti?". Scrivo qui e ora, perchè seppure tanto lontana, ho la sensazione di trovare contatto umano. Scrivo qui e ora, perchè ho paura di me, e sto cercando di tener testa alla voglia che ho di farmi sto trip di alcool e stilnox, per finirmi.
Ho paura di me.
Ora, è talmente forte quella vocina...

Sono stanca e non m'interessa piu di niente e neppure del fatto che io mi umilii tutte le volte, urlando al mondo il mio dolore, la mia esasperazione, e il terrore di tentare un suicidio con esito negativo.

Sono stanca.

2 commenti:

  1. Hei ciao... è davvero spettacolare come nonostante tutto tu stia cercando la forza di non cedere a qualla bottiglia di brandy. se fossi in te non ci riuscirei, anzi non ci sono riuscita a suo tempo... anche io sono stata circa un mese nelle nel letto, senza alzarmi, mettevo il cibo sotto al letto e uscivo con la maglia del pigiama solo per andar a comprare schifezze da mangiare e una buona vodka. Cosa mi ha fatto alzare dal letto? mi hanno trovato ubriaca fradicia e con quasi 10kg in più... non sono alcolizzata ma ogni volta che sto giù o se vado ad una festa bevo ciò che è più alcolico, per cercare di capire il meno possibile di ciò che mi accade attorno. Sarebbe facile dirti alzati e vivi, io mi sono alzata, ma non sto realizzando nessun progetto... nulla... parlandoti della mia esperienza posso solo farti sentire che non sei sola e che ti sono vicino... e se vorrai puoi anche avere il mio num di cell, per messaggiare o altro se vuoi sentirti meno sola. (in verità te lo dico anche perchè non ho più amici neanche uno con cui dire "ciao che fai?" sarebbe un modo carino per far squillare i nostri cell). In ogni caso ti abbraccio forte.

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    1. Grazie Anny per aver soffermato la tua attenzione sullo sfogo di una che neppure conosci. Cerco di entrare il meno possibile per blog (e compreso il mio) perchè trovo un pò controproducente, disutile e dispersivo il fatto di roversciarmi addosso il mio biberon di lacrime e parole tristi. Oltretutto ho l'impressione di perdere in forma peggiore, importanti pezzi del mio presente. E' meglio esserci sempre. Nei nostri attimi intendo. Gustarsi quel tutto che il cosmo ci manda. Vedi ora ad esempio: si avvicina un promotore al banco per chiedermi in prestito un articolo di cancelleria? Abbandono il pc. Mi lascio interrompere senza angustiarmi troppo. Mi volto. Ascolto. Osservo. Sento quel che c'è ora. E sono qui. Restiamo?

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