Io, raccoglitrice di simboli,
mi scrivo addosso.

giovedì 9 agosto 2012

Basta.
Io non posso più sopportare tutto il grande peso quale sono io con la mia vita in conseguenza. E mi viene da ridere perchè so che nessuno, tra conoscenti ed estranei mi caga su questo diario. Boh. Vabbhè... io scrivo lo stesso. Senza troppa ricerca nelle parole perchè io sono esausta. Basta. Oggi, non appena esco da lavoro... corro dritta verso casa, a trovare il modo di ammazzarmi senza agoniare troppo, dopo aver pianto liberamente. 
(Per fortuna che c'è Gin, la mia coinquilina tanto dolce e materna. Quasi dimenticavo!)
Non ce la faccio più di sta depressione, ste voci, ste personalità, sta solitudine, questo senso del vuoto, la frustrazione, il senso di inferiorità, i ricordi tristi, le prigioni del passato, la bulimia, l'anoressia, la dipendenza affettiva e tutte le altre ossessioni e questo e quello.
Basta.
Sono arrivata tanto in fondo con la mia tristezza d'aver trovato l'acqua.
Ci sto annegando dentro. Ne sono sommersa.
Mi sento sotto il mondo. Oltre il tutto. 
Non è per te Angelo che mi ammazzo questa sera. Non è per te che io mi voglio ammazzare.
E se penso che sei a due passi da me, ora. Se penso che potresti alzarti da quella sedia, da un momento all'altro, e giungere davanti a questo schermo e ai miei occhi tristi impossibili da tener segreti, in un batter di ciglio. Non è per te Angelo.
Non è per te.
E' per tutta una serie di cose.
(no, le lacrime ora no).
Non credo di essere innamorata di te. Eppure non riesco a guardarti negli occhi, perchè vedo tutto il mio fallimento e la mia frustrazione. Mi ricordi questo di me. Il nulla che sono. Vedo mancanze. Rimproveri a me. 
Vorrei per esempio chiederti come fai ad essere capace di così tanto cinismo? non invidio la tua freddezza, affatto. Forse la tua resistenza al dolore, non lo so. Scappi anche tu e si vede. Siamo due coglioni, credimi. Te lo posso provare.
So bene che hai sofferto tanto nella tua vita, e che un certo mancato calore, ti ha stretto il cuore... ma potresti cambiare le cose con una semplice apertura del cuore. 
Noto qui l'insorgenza della mia incoscia attitudine all'ipercontrollo, la manipolazione, la dedizione al prossimo, per scampare a me stessa. Boh io scrivo cose a caso per intrattenermi. Che svolazzano nella mia testa. E continuo... Non mi riferisco all'amore tra un uomo e una donna. Mi riferisco nello specifico al fatto di cessare questa chiusura nei confronti di tutti gli umani. Ma diciamocelo francamente... che forse a te degli altri non te ne fotte un cazzo. Che un po malinconico lo sarai pure... ma depresso forse no. Non lo so. Non ci sto capendo piu niente. Non lo so. 
La tua stronzaggine nei miei confronti non ha giustificazioni. Poteva nascere una bell'amicizia. So che lo volevi anche tu. Non è successo perchè hai preferito far fede a dei cazzutissimi equivoci. Ecco cosa. 
E si. E vista la mia ansia... è ben meglio restar lontani ora. Non possiamo co-esistere.
Se solo non fossi così tanto ansiosa d'avere capogiri, verrei da te a levarmi di questi pesi, che forse non ti riguardano nemmeno un poco.
Non riesco a tenermi in equilibrio. Mi gira la testa. E..
e non lo so.
Scrivo cose caso per non pensare a te... ma mi sento cretina e basta. 
Sono un grande disastro della natura. L'errore più grave che mia madre abbia mai commesso.
Si, sono il tuo errore e non smetterò mai di pensarlo. 
Non esiste medicina che possa farmi salva da certi malanni cronicizzati, nel cuore.
E' impossibile. impossibile. impossibile.

Nessun commento:

Posta un commento