Io, raccoglitrice di simboli,
mi scrivo addosso.

martedì 7 agosto 2012

Sei tu.

Questo pc che abbaglia quasi come una luna. Questo diavolo con siringa di edulcorante alla mano. Questi occhi sempre due. Mi ricordano certi vecchi incroci tra me e i pupazzi. C'erano tasti rotti prestati e sogni tanti. Lampadari rotti. Scritte nascoste sui muri per non farsi sentire. Ronzii. Mezze matite insieme ai pastelli nuovi. Stonavano, ma cercavo di fargli giustizia. Venivano più usate, specie quelle già mezze. E chissà perchè si pensa sempre ai rovinati meglio possibili da usare. Quelli nuovi ci piacciono ma non li vogliamo sciupare. Le cose belle le osserviamo da lontano. Perchè poi, oltre il vetro la vita, e nella conca del banco un vuoto impossibile da riempire. Di follìa si può solo scrivere o giocare, ma mai capire.

Settimana scorsa mi sono arrampicata sulla mia dottoressa, inutilmente. Stavolta abbiamo quasi litigato. Ha insistito, ancora, affinchè io mi affidassi alle cure di uno psichiatra.
Ed io, sotto quest'ultima accusa, non mi sono sentita più di ora, con le spalle al muro, la faccia sulla malattia, e sola.
Mi ripete la stessa cosa da anni. Mi ha fatta quasi piangere, più che altro per la sua dolcezza nel dirlo.
Delirio. Ha usato questa parola con me per la prima volta. Mi sono sentita toccata.
"Hai vere e proprie fasi di delirio. Non hai comportamenti normali. Vedi? Ti rendi conto che non è normale il tuo modo di vivere? Ascolta me..."
Mi sono sentita morire.
Fin da piccola, la mia fobia più grande e sono stata io ad attrarla tutta quanta.
Sapevo che prima o poi sarebbe accaduto.
Sentivo che dentro di me qualcosa stonava, mentre gli altri giocavano.
Sempre seduta a penzoloni, sul ciglio di un burrone.

Ieri poi... altra mazzata.
Sono stata al mare con una mia collega...
Continuo a soffrire sta dismorfobia. Come sostiene anche la dottoressa. Lei dice che non è normale questo estraniamento dal mio corpo.
A distanza di poco più di due anni, soltanto ieri ho preso visione del mio aumento di peso.
Ero convinta di essere ben più magra di quanto ho visto, nelle foto da spiaggia.
Mi è preso un colpo.
Non mi piace per niente questa cosa. 
Ma so che non troverei pace neppure da magra.
Quindi non mi cerco più.
Perchè non ho voglia. Perchè non m'interessa.

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