Io, raccoglitrice di simboli,
mi scrivo addosso.

venerdì 5 agosto 2011

...Sintomo di felicità?

Mancano tre mesi al mio ventisettesimo anno di resistenza.
Firmo, con tutta l'onestà possibile, che finalmente ora,
 .posso andare via. 
Volo o pellegrinaggio che sia, posso farlo felice.
Posso farlo in questo presente,
perchè ho concluso.
Perchè ho realizzato la mia ambizione. Ho completato la missione. Ho trovato quel che cercavo. Opera compiuta. Mi sono risolta come una rivelazione ancestrale.
Perchè ho avverato
 l'unico e il più importante .motivo. di tutta la mia resistenza.
Può apparire avventata la mia espressione, ma il sentore di essere arrivata è troppo forte.
La lettura di questa mia ultima confidenza non deve necessariamente fermarsi in chiave di cattivo presagio.
Il suicidio del corpo resta trasformazione. Innegabile forma di evoluzione animale.
E' un arrivo forse non tanto dissimile dalla realizzazione personale.

3 commenti:

  1. Fino a metà post ero felicissima di apprendere che eri 'libera di andare' pensavo avessi lasciato il lavoro, ma a leggere la parola 'suicidio' mi si è accapponata la pelle! Io continuo a vederlo in chiave negativa, mi dispiace, ci sono altre tantissime trasformazioni a cui possiamo tendere IN VITA, perchè fino a prova contraria di vita ne abbiamo una sola e quindi ci conviene giocarcela fino in fondo - e per come la vedo io tu hai ancora un sacco di esperienze da vivere qui, prima tra tutte: la libertà dal disturbo alimentare, puoi e devi salvarti, non giustificare altre scelte di continuare a esistere con questo male e nemmeno liberartene con una ancestrale sedicente 'morte'. Quando ci vediamo dobbiamo parlare bene di tante cose, ci tengo. In più voglio venire al festival dei cinghiali :) a presto baby, ti abbraccio*

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  2. Noto con dispiacere di non essermi saputa spiegare bene.
    Sto vivendo l'effetto di una trasmutazione.
    La sento definitiva e decisiva.
    Per spiegarmi in altre parole ti dico che...
    Mi è accaduta una cosa del tutto nuova, epocale, e che ho atteso tutta una vita. Di questa cosa per me vitale, ne ho sentito soltanto l'odore in lontananza, e mi è bastato.
    Mi è bastato per smuovermi dall'immobilità. Mi è bastato per apportare il cambiamento importante. E mi sento libera di lasciare questa vita. Libera dal peso di certe croci. Ma se leggi bene... ho specifiicato che non so bene se si tratta di un volo dell'anima post suicidio oppure di un pellegrinaggio del corpo in riferimento al mio desiderio di vagabondare il mondo, di camminare all'infinito per luoghi scelti dai sensi, in riferimento al mio capriccio di vivere di arte....
    Non posso sapere ora, cosa accadrà l'8 novembre 2011.

    E come dice anche Lucio Battisti: Lo scopriremo solo vivendo.
    Quanto al vederci ci sto... perchè da un pò di tempo ho preso adipe e riesco a muovermi nello spazio. Di emozioni ho voglia. Sono aperta. E per il festival dei cinghiali ci sono sicuro. Gira l'invito a chi vuoi.

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